Project Description
IL PALIO DI SIENA
Il Palio di Siena è comunemente identificato con una competizione in cui 10 contrade attraverso i loro fantini e cavalli si contendono un drappellone dipinto, il Palio per l’appunto, dopo tre giri attorno a Piazza del Campo.
In realtà è l’atto finale di una serie di eventi che si svolgono durante tutto l’anno scandendo la vita di ciascuna contrada e che nei 4 giorni che precedono la corsa compongono una vera e propria sequenza di riti con rigide procedure ed orari. Dalla tratta, in cui mediante sorteggio si assegnano i cavalli alle contrade, alle prove, alle cene in contrada con i canti propiziatori, alla cura del cavallo fino alla sua benedizione, alla preparazione delle comparse per il corteo storico, alle preghiere di ringraziamento in caso di vittoria.
In questo evento, che non ha più solamente i connotati di festa, tradizione e folklore, ma che acquista a tutti gli effetti una valenza di carattere antropologico, si incarna lo stretto rapporto tra i senesi e la città, l’amore per il cavallo, l’appartenenza alla propria contrada e la viscerale competizione e rivalità tra tutte le 17 presenti.
Tutto questo magicamente, violentemente condensato in 100 infuocati secondi di corsa. (f.b.)
Biografia
Vive e lavora ad Arzignano, in provincia di Vicenza.
L’interesse per la fotografia si sviluppa inizialmente non attraverso la produzione di immagini bensì attraverso libri e mostre con preferenza, quasi immediata, per il bianco e nero. Nei primi anni si dedica alla sperimentazione e al perfezionamento delle tecniche di sviluppo e di stampa analogica e inizia a cimentarsi nel reportage, rivolgendo l’attenzione prevalentemente all’individuo in vari contesti sociali: l’ambiente urbano, la strada, la metropolitana.
Fonte principale dell’ispirazione fotografica è la curiosità: luoghi, persone e situazioni sociali in cui raccontare sempre la condizione umana. Nascono in questo modo reportage strutturati e di lunga durata in cui si documenta la vita degli anziani (2012), dei disabili (“Senza parole” – 2014), le atmosfere di “non luoghi” come la metropolitana (“Stand By” – 2017) fino al Palio di Siena (2017).