Silvia Gaffurini
Tela d’ombra.
L’illusione in un inserto d’arte
Dal 2 al 23 dicembre 2023
Inaugurazione: sabato 2 dicembre, ore 17.00, con ingresso gratuito
La trasformazione della mia figura in ombra è il mio modo di narrare una realtà nascosta situata al di là della superficie della tela. Nel presente siamo una società che sta cercando di acquisire, tra ostacoli e difficoltà, una coscienza nuova. Al momento la collettività è ancora carente sui principi fondamentali di conservazione, e qui si cela l’emblema di ciò che l’umanità sciupa, inconsapevole che ogni gesto ha eco nell’altrove, e oggi, quell’altrove siamo noi. Per porvi rimedio ho chiesto aiuto ai dipinti attraverso un’ecologia visiva del recupero. Ricorrendo ad essi riporto l’attenzione a valori di bellezza, giustizia ed etica, correlandoli a concetti contemporanei di cura e rispetto. Così il messaggio trattenuto per noi e rilasciato oggi nella conservazione della loro memoria eterna, è l’invito da cogliere. C’è bisogno di nuova luce per affrontare le fragilità del mondo che ci ospita. Preservare tutti gli elementi necessari e fondamentali per una rinascita collettiva è la metafora di queste 27 opere esposte nella mostra. (Silvia Gaffurini)
Silvia Gaffurini (1965) vive e lavora a Brescia.
Dopo aver frequentato l’Istituto Liceo Artistico Vincenzo Foppa di Brescia e l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dove ha conseguito il Diploma di II° livello in Pittura (1987), ha ottenuto il Titolo e la Qualifica professionale abilitata alla conservazione di Beni culturali dipinti, esercitando (1990/2011), la professione di restauratrice. Gaffurini ha poi ricoperto il ruolo di docente presso LABA, Libera Accademia Belle Arti di Brescia, insegnando restauro dipinti (2013/2015).
Dal 2014 ha iniziato ad esporre i suoi progetti artistici. Nel 2023 ha conseguito l’attestato di competenza di Progettista di prodotti ed esperienze culturali multimediali con tecnologie immersive e di realtà virtuale – Linea Alta formazione di Regione Lombardia. L’esperienza acquisita nei ruoli professionali precedenti ha contribuito fortemente nell’imprimere la cifra stilistica dei sui racconti visivi. Affrontando temi di abbandono e recupero, in contesto sia ambientale che di genere, Gaffurini perpetua la “rinascita” come fine ultimo per ripensare il futuro. Le sue opere sono state esposte in eventi museali, fieristici e in gallerie nazionali ed internazionali ed una sua opera è stata acquisite dal Museo dell’autoritratto Musinf di Senigallia.